Prysmian continua a espandersi. Quando, e se, lo faranno le quotazioni?

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Era il 2 Ottobre (Prysmian: per Goldman Sachs il titolo è da comprare. Qual è lo stato di salute del titolo?) quando scrivevamo

Per Goldman Sachs il titolo ha ottime prospettive con prezzo obiettivo in area 32€.

Dal nostro punto di vista la proiezione in corso è rialzista ed è supportata dal segnale long in corso dei nostri indicatori.

Allo stato attuale non ci sono ostacoli lungo il cammino che porta verso il I° obiettivo naturale in area 29.41€. Alla sua rottura potrebbe seguire un ulteriore allungo rialzista con obiettivo in area 33€.

Solo chiusure giornaliere inferiori a 28€ metterebbero in crisi lo scenario rialzista e aprirebbero a ulteriori allunghi fino in area 27.15€. Cosa accadrà su questo livello avrà forti ripercussioni sulla tendenza di medio periodo del titolo.

Nulla è cambiato. Decisiva sarà la rottura di uno dei seguenti livelli: 28.01€ – 29.41€

News: Fonte MilanoFinanza

Alcune fonti finanziarie, che per conto di Prysmian hanno studiato l’operazione General Cable, hanno riferito che il ceo, Valerio Battista, forte della solidità finanziaria del gruppo e del buon momento dei mercati, questa volta sia pronto a rischiare un po’ di più e a lanciare un’opa tutta in cassa da finanziare a debito. Con quest’opzione il rapporto debito netto/ebitda adjusted post deal salirebbe a 3 volte, secondo i calcoli di Equita.

Un’operazione tutta in cassa (gli analisti di Banca Imi stimano un’offerta da 1,5 miliardi di euro) renderebbe più appetibile il deal per gli azionisti di General Cable e aumenterebbe le probabilità di concludere l’acquisto che permetterebbe a Prysmian  di rafforzare la sua presenza in Usa dove attualmente genera solo il 15% del proprio giro d’affari. “Una potenziale acquisizione di General Cable sarebbe perfettamente coerente con il modello aziendale di Prysmian , che grazie a General Cable, rafforzerebbe significativamente la sua presenza negli Stati Uniti dal 14% al 28%, sulla base delle nostre elaborazioni sull’entità combinata”, affermano gli analisti di Banca Imi.

Invece, nel caso venisse utilizzato un approccio più prudente, “non escludiamo che possa essere utilizzato anche un aumento di capitale, comunque inferiore al 10% dell’attuale capitalizzazione di mercato”, quindi meno di 600 milioni di euro, “anche perché non porterebbe a grosse differenze in termini di creazione di valore per Prysmian  con il vantaggio di avere una struttura finanziaria più equilibrata”, precisano gli esperti di Equita.

Anche una simulazione preliminare di Banca Imi, basata su un prezzo di acquisizione intorno a 1,5 miliardi di euro, prevede un’operazione da finanziare al 50% in contanti e al 50% attraverso l’emissione di azioni, così come fatto con l’acquisizione di Draka. In ogni caso Prysmian  non ha bisogno di guardarsi le spalle visto che tra i potenziali pretendenti di General Cable (Ntx, Southwire, Nexans, ecc.) avrebbe fatto l’offerta migliore anche perché può creare sinergie sia dal lato dei ricavi che dal lato dei costi.

Infine, per Battista, a capo di Prysmian  da 15 anni, questa potrebbe essere l’ultima operazione prima di ritagliarsi un ruolo meno operativo, per far spazio alla sua squadra di manager. Dunque, dopo aver rilanciato, quotato, consolidato l’ex Pirelli  cavi sul mercato europeo, per Battista General Cable potrebbe essere l’ultima acquisizione da ceo. Pare, infatti, che in azienda il top manager, che di Prysmian  è anche azionista, abbia lasciato capire che, se venisse portata a termine l’acquisizione di General Cable, sarebbe pronto a diventare presidente, magari con qualche delega esecutiva.

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