Perchè l’Oro continua a rafforzarsi? E’ un movimento di breve o medio periodo?

ProiezionidiBorsa

L’Oro ha chiuso la settimana del 20 febbraio a 1.258,05.

Quali prospettive per il futuro?

L’oro come tutti beni viene scambiato quotidianamente sui mercati di tutto il mondo, e come tutti per tutti gli altri beni, la quotazione dell’oro è il risultato della combinazione di molti fattori, alcuni più influenti, alcuni meno.

Cosa è l’oro e quali sono i fattori che ne influenzano il prezzo?

Fonte oroelite.it
Partiamo dalle basi: l’oro è innanzitutto una materia prima e come tale viene utilizzato in numerose applicazioni industriali ed artigianali. I maggiori produttori di oro fisico sono i cosiddetti paesi emergenti, perciò l’andamento delle loro economie influenza in maniera diretta la richiesta e conseguentemente il prezzo.
Caratteristica fondamentale di questo metallo è di rappresentare, spesso a ragione, quello che viene chiamato un bene rifugio, ossia un bene il cui valore intrinseco si presume rimanga tale qualunque sia la situazione sociale, politica ed economica contingente. Se ne deduce che in momenti di incertezza o in presenza di notizie che scuotono negativamente il mercato, il prezzo dell’oro tende sempre a salire. Anche la situazione socio politica degli stati produttori ha ovviamente una ripercussione sul prezzo di mercato, ma gli squilibri di produzione tendono a riassorbirsi rapidamente.

Vi sono poi altri legami che potremmo definire come interni al mercato, ossia le correlazioni con l’andamento della quotazione di altri beni o valute.
La prima e più importante è quella con il dollaro americano. Seppur la quotazione dell’oro venga tradotta nella valuta di ogni paese, a livello borsistico il metallo viene scambiato in dollari. E’ facile perciò intuire le conseguenze: se il dollaro americano sale di valore, occorrerà meno denaro per acquistare la classica oncia d’oro, perciò il prezzo scenderà. All’opposto se il dollaro diminuisse di valore ne occorrerebbero di più, e quindi il prezzo oro al grammo salirebbe. Per questo motivo il prezzo risente in maniera molto forte dell’andamento dell’economia americana, ma anche ad esempio della andamento dei tassi di interesse dell’euro, entrambi fattori che fanno muovere il prezzo della valuta americana e via dicendo.

Un altro bene che viene scambiato in dollari è il petrolio, che condivide molte caratteristiche di comportamento con l’oro, ad esempio quella di salire di valore in momenti di instabilità. La quotazione del greggio influenza e viene influenzata da quella del dollaro, e quindi ha effetti indiretti anche su quella dell’oro, nel senso che un aumento del prezzo all’origine del petrolio farà abbassare il valore relativo del dollaro, facendo alzare il prezzo di tutti i beni quotati in dollari, tra cui i metalli preziosi.

In ultimo il fattore forse maggiormente influente sui mercati borsistici: la speculazione. Con questo nome spesso abusato, si intendono tutte quelle operazioni che hanno come fine solamente il guadagno nel breve periodo, tramite azioni che cercano di spostare il prezzo nella direzione voluta. Teniamo conto che sul mercato borsistico viene scambiato quasi esclusivamente il cosiddetto oro finanziario, ossia contratti ma non oro reale. Il prezzo però non fa distinzione tra oro reale e oro finanziario. Spesso grandi fondi di investimento o addirittura stati, hanno necessità di accaparrarsi oro fisico e ovviamente vogliono farlo al prezzo migliore. Per fare ciò non devono fare altro che innescare la spirale della speculazione.

Teniamo conto che la speculazione ha la caratteristica di autoalimentarsi, ed il mercato tende sempre a muoversi in blocco sulla scia dei grandi investitori. Quindi se un fondo sovrano inizia a vendere numerosi contratti in oro è altamente probabile che altri grandi fondi inizino a vendere, seguiti poi da tutti gli operatori più piccoli. Questo porterà ad una caduta del prezzo. A questo punto il fondo interessato avrà ottenuto una migliore quotazione dell’oro per poter acquistare il metallo fisico per i suoi scopi.

Analisi di Proiezionidiborsa

Confrontiamo 2 diversi time frame.

Trend annuale

Trend rialzista. Possibili ritracciamenti  fino all’area 1.214/1.205. Il trend diventa ribassista  solo con chiusure daily inferiori ai 1.198. Long sopra 1.214. Short sotto 1.198.

Trend mensile

Trend rialzista. Possibili ritracciamenti  fino all’area 1.238/1.230. Il trend diventa ribassista  solo con chiusure daily inferiori ai 1.224. Long sopra 1.238. Short sotto 1.224.

Finchè il trend mensile rimarrà rialzista, in base alla nuova legge della vibrazione l’obiettivo di prezzo di  breve termine è posto in area 1.326/1.342 da raggiungere per/entro il primo trimestre del 2017.

Solo chiusure del mese di marzo superiori ai 1.342 potranno ristabilire il trend positivo di lungo termine.

Finchè non verrà superata e mantenuta area 1.342 o a fine marzo o a fine giugno, l’obiettivo di lungo termine è posto sempre verso livelli inferiori ai 1.000$.

Quindi attenzione, a illudersi “sull’avvento di una nuova età dell’Oro”, in quanto il trend di breve è rialzista, ma quello primario è ancora ribassista, e pertanto quello in corso è solo un aggiustamento tecnico .

Strategia operativa

Sarà bene sottopesare i long sull’Oro man mano che ci si avvicinerà all’area 1.326/1.342 in attesa di futuri sviluppi.

Le analisi vengono effettuate usando i metodi spiegati nei nostri Ebooks

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