Oro: i motivi economici e grafici del ribasso. Analisi e attese per il futuro

ProiezionidiBorsa

L’oro come tutti beni viene scambiato quotidianamente sui mercati di tutto il mondo, e come tutti per tutti gli altri beni, la quotazione dell’oro è il risultato della combinazione di molti fattori, alcuni più influenti, alcuni meno. 

Cosa è l’oro e quali sono i fattori che ne influenzano il prezzo?

Fonte oroelite.it
Partiamo dalle basi: l’oro è innanzitutto una materia prima e come tale viene utilizzato in numerose applicazioni industriali ed artigianali. I maggiori produttori di oro fisico sono i cosiddetti paesi emergenti, perciò l’andamento delle loro economie influenza in maniera diretta la richiesta e conseguentemente il prezzo.
Caratteristica fondamentale di questo metallo è di rappresentare, spesso a ragione, quello che viene chiamato un bene rifugio, ossia un bene il cui valore intrinseco si presume rimanga tale qualunque sia la situazione sociale, politica ed economica contingente. Se ne deduce che in momenti di incertezza o in presenza di notizie che scuotono negativamente il mercato, il prezzo dell’oro tende sempre a salire. Anche la situazione socio politica degli stati produttori ha ovviamente una ripercussione sul prezzo di mercato, ma gli squilibri di produzione tendono a riassorbirsi rapidamente.

Vi sono poi altri legami che potremmo definire come interni al mercato, ossia le correlazioni con l’andamento della quotazione di altri beni o valute.
La prima e più importante è quella con il dollaro americano. Seppur la quotazione dell’oro venga tradotta nella valuta di ogni paese, a livello borsistico il metallo viene scambiato in dollari. E’ facile perciò intuire le conseguenze: se il dollaro americano sale di valore, occorrerà meno denaro per acquistare la classica oncia d’oro, perciò il prezzo scenderà. All’opposto se il dollaro diminuisse di valore ne occorrerebbero di più, e quindi il prezzo oro al grammo salirebbe. Per questo motivo il prezzo risente in maniera molto forte dell’andamento dell’economia americana, ma anche ad esempio della andamento dei tassi di interesse dell’euro, entrambi fattori che fanno muovere il prezzo della valuta americana e via dicendo.

Un altro bene che viene scambiato in dollari è il petrolio, che condivide molte caratteristiche di comportamento con l’oro, ad esempio quella di salire di valore in momenti di instabilità. La quotazione del greggio influenza e viene influenzata da quella del dollaro, e quindi ha effetti indiretti anche su quella dell’oro, nel senso che un aumento del prezzo all’origine del petrolio farà abbassare il valore relativo del dollaro, facendo alzare il prezzo di tutti i beni quotati in dollari, tra cui i metalli preziosi.

In ultimo il fattore forse maggiormente influente sui mercati borsistici: la speculazione. Con questo nome spesso abusato, si intendono tutte quelle operazioni che hanno come fine solamente il guadagno nel breve periodo, tramite azioni che cercano di spostare il prezzo nella direzione voluta. Teniamo conto che sul mercato borsistico viene scambiato quasi esclusivamente il cosiddetto oro finanziario, ossia contratti ma non oro reale. Il prezzo però non fa distinzione tra oro reale e oro finanziario. Spesso grandi fondi di investimento o addirittura stati, hanno necessità di accaparrarsi oro fisico e ovviamente vogliono farlo al prezzo migliore. Per fare ciò non devono fare altro che innescare la spirale della speculazione.

Teniamo conto che la speculazione ha la caratteristica di autoalimentarsi, ed il mercato tende sempre a muoversi in blocco sulla scia dei grandi investitori. Quindi se un fondo sovrano inizia a vendere numerosi contratti in oro è altamente probabile che altri grandi fondi inizino a vendere, seguiti poi da tutti gli operatori più piccoli. Questo porterà ad una caduta del prezzo. A questo punto il fondo interessato avrà ottenuto una migliore quotazione dell’oro per poter acquistare il metallo fisico per i suoi scopi.

Analisi di Proiezionidiborsa

L’oro ha chiuso le contrattazioni del 18 novembre a 1.207,90.

In base alla nuova legge della vibrazione, l’obiettivo di prezzo di medio lungo termine è posto in area 824 per/entro il primo semestre del 2019.

Questa proiezione è valida finchè il trend trimestrale continuerà ad essere ribassista. Non si nega a priori un ulteriore affondo verso i 500 dollari l’oncia.

Cosa attendere nei prossimi giorni?

Quale è il trend proiettato per la prossima settimana? Cosa monitorare?

Quali sono i parametri che condizioneranno il cambio nei prossimi giorni fino al 30 dicembre?

Trend Mensile

Trend ribassista. Possibili rimbalzi  fino all’area 1.234/1.269. Il trend diventa rialzista  solo con chiusure daily superiori ai 1.277. Long sopra 1.277. Short sotto 1.234.

Proiezioni di prezzo fino al 30 dicembre

Area di massimo fra 1.234/1.269

Area di minimo fra 1.110/1.129

Trend Settimanale

Trend ribassista. Possibili rimbalzi  fino all’area 1.210/1.218. Il trend diventa rialzista  solo con chiusure daily superiori ai 1.225. Long sopra 1.225. Short sotto 1.210.

Proiezioni di prezzo fino al 25 novembre

Area di massimo fra 1.210/1.218

Area di minimo fra 1.190/1.195

Da questi dati si evince che il trend annuale, trimestrale, mensile, plurisettimanale per l’oro è ancora al ribasso,  e per il momento si sconsigliano sia accumulazioni long che operazioni long di breve respiro.

Cosa farà cambiare la nostra view e cosa farà variare le nostre proiezioni di prezzo?

La variazione del trend in corso come evidenziata all’inizio di questo articolo.

Come al solito si procederà per steps.

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