Oro: il futuro visto da 3 diverse prospettive

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Oro: quale futuro?

Gian Piero Turletti è Autore degli Ebooks: Magic Box PLT Edizioni Proiezionidiborsa

Analizziamo il futuro del metallo prezioso con diverse tecniche:

inquadramento ciclico con le onde di Kondratieff

magic box di lungo termine

scenari ciclici.

Delle onde di Kondratieff avevo già parlato in una precedente intervista.

Praticamente si tratta di cicli, della durata di circa 40 anni, che dovrebbero intervallare soprattutto due minimi di lungo termine, per rendere l’idea nei suoi lineamenti essenziali.

Applicando tale ciclo all’oro, notiamo che un importante minimo di lungo termine fu realizzato nel 1976, da cui dovevamo aspettarci un altro importante minimo attorno al 2016.

Dico attorno, perché soprattutto per cicli di tale ampiezza, è lecito attendersi una variazione attorno alla durata attesa, nel senso di un intervallo ciclico più o meno variabile attorno ai 40 anni.

Pertanto la domanda fondamentale è se si sia già formato questo minimo di lungo termine, ad una distanza di 40 anni dal minimo del 2016, o se questo minimo debba ancora formarsi.

Quello che va subito rimarcato è come, nei suoi elementi essenziali, il ciclo quarantennale paia aver dispiegato pienamente i suoi effetti sul metallo prezioso.

In tal senso notiamo che il massimo del ciclo, nel 2011, è intervenuto nella seconda parte ed in prossimità della scadenza quarantennale, quale ciclo, quindi, tipicamente rialzista.

Tuttavia, come dicevo, i cicli non necessariamente sono sempre uguali nel tempo, quindi invece che nel 2016, il minimo potrebbe formarsi nel 2017.

Magic box settato sul mensile aveva individuato due principali setup spazio/temporali: 1161 entro gennaio 2015 e poi area 950/920 entro l’estate 2017.

A volte capita che il bottom venga raggiunto ad un livello intermedio, quale potrebbe essere il bottom di dicembre 2016.

Quali scenari alternativi si aprono, quindi, per l’oro di qui ai prossimi mesi?

Il bottom di lungo si è già formato?

Per dare una risposta a tale quesito dobbiamo partire dalla situazione tecnica attuale, che vede i corsi inseriti in un canale rialzista.

Questo canale dovrebbe intersecare una resistenza dinamica di lungo, tracciata dai massimi assoluti, nel marzo 2017 o comunque entro metà aprile.

Il comportamento delle quotazioni in relazione all’attuale canale rialzista ed alla resistenza dinamica determinerà uno dei due seguenti scenari ciclici.

Un superamento della resistenza dinamica, che a marzo transiterà in area 1313, confermato da almeno una chiusura mensile superiore, indicherà come già formato il minimo ciclico di lungo termine.

Viceversa, una rottura dell’attuale canale rialzista, o una tenuta della resistenza dinamica di lungo e conseguente rottura del canale rialzista, proietterà i corsi verso i seguenti obiettivi ribassisti, in successione: 1160, 1060, area 950/920, con setup nell’estate 2017.

Interessante notare come un allungo delle quotazioni sino alla resistenza dinamica verso metà aprile ed un successivo ribasso sino a settembre, interverrebbe in un intervallo ciclico che dai massimi del 2011 ha spesso riguardato la distanza temporale tra due top, due bottom, o un top ed un bottom.

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