Mercati americani e conferme di ribasso tra indicazioni algoritmiche e dinamica dei prezzi

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Nell’articolo pubblicato ieri, che potete trovare qui:

Articolo

ho evidenziato una serie di sequential setup sugli indici americani, con una sostanziale funzione previsiva.

Ma possiamo avere anche delle conferme da indicazioni algoritmiche, e dall’analisi della dinamica dei prezzi, che sia in via di formazione una fase di inversione sui più importanti indici azionari?

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La risposta è positiva e le conferme provengono da diverse tecniche.

Oggi esamineremo la situazione in base alle seguenti tecniche:

momentum 12 mesi

barre settimanali decrescenti

canali ribassisti

sequential gap.

Momentum 12 mesi: il momentum è un indicatore algoritmico che può riuscire a definire precise fasi di inversione.

Settato su 12 mesi, fornisce le seguenti indicazioni su indici USA e DAX.

Dow Jones: dopo aver toccato un livello mai raggiunto negli ultimi 90 anni, il momentum si è portato al di sotto del massimo raggiunto in corrispondenza dell’apice di precedenti trend rialzisti.

S &P 500: l’indicatore ha prima superato l’apice raggiunto in corrispondenza dei massimi di precedenti trend rialzisti ed ora sta declinando.

Nasdaq: in fase di declino anche su questo indice.

Dax: situazione analoga a Dow e S & P 500.

Barre settimanali decrescenti: su Dow Jones e S &P 500 riscontriamo 3 barre settimanali con massimi inferiori al massimo della settimana del 27 febbraio.

In molti casi questo pattern ha generato significativi movimenti al ribasso.

Canali ribassisti: mentre il Nasdaq composite sta configurando un massimo multiplo su barre daily, Dow e S &P 500 stanno evidenziando la formazione di canali ribassisti, sempre su barre daily.

I prezzi paiono indirizzati ad interessare il supporto statico, rappresentato dal minimo del 9 marzo, tra il 22 ed il 23 marzo.

Importante segnale ribassista sarà la rottura di tale minimo, con conseguente ampliamento del canale ribassista in essere.

Sequential gap: sui 3 indici USA e sul Dax, a partire dal 7 novembre si sono formati 4/5 gap rialzisti.

Solitamente questa sequela rappresenta l’apice di un movimento rialzista.

Un gap in senso opposto, cioè ribassista, rappresenterebbe, peraltro, la formazione di un potente pattern di inversione, noto come reversal island.

Già alcune indicazioni ribassiste sono quindi evidenziate dalle attuali dinamiche, ed ulteriori segnali potrebbero intervenire da qui a fine marzo.

Gian Piero Turletti è Autore degli Ebooks: Magic Box e PLT Edizioni Proiezionidiborsa

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