Le previsioni sui mercati con il ciclo di Kondratieff

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Da qualche tempo, sia libri di borsa e di economia, che contenuti on line, parlano di alcuni cicli di lungo termine, in base a modelli elaborati da economisti e studiosi.

Tra i più noti modelli di lungo termine, il cosiddetto ciclo di Kondratieff.

Kondratieff era un economista russo, secondo il quale l’economia si sviluppava praticamente da sempre secondo un modello suddiviso in 4 grandi stagioni, primavera, estate, autunno, inverno.

Ogni stagione, mediamente, durerebbe, secondo tale visione, alcune decine d’anni, ed avrebbe caratteristiche proprie, con riverberi specifici sui singoli mercati finanziari.

Secondo diversi studiosi ci troveremmo nel cosiddetto inverno di Kondratieff, durante il quale avrebbero dovuto prendere il sopravvento i mercati dei metalli preziosi in senso nettamente rialzista.

Ma quanto è attendibile questa concezione, e, soprattutto, può servire per impostare strategie, sia pur da cassettista, di lungo termine, su determinate categorie di assets?

Anche ammettendo che l’economia si muova per cicli, maggiori e minori secondo la loro durata, è logico pensare che storicamente le cose nel tempo mutino, e non possano mai essere esattamente uguali a se stesse.

Pertanto, anche ipotizzando fasi con caratteristiche simili, la relativa durata ed i riflessi sui mercati finanziari possono essere diversi nelle varie epoche storiche.

Del resto, anche solo i progressi in termini di sviluppi tecnici e tecnologici potrebbero determinare una maggior o minor durata dei vari cicli ed una maggiore o minore correlazione con questa o quella categoria di assets finanziari.

Poco sopra parlavo dei metalli preziosi.

Possiamo quindi fare proprio un’esemplificazione sul metallo prezioso per eccellenza, l’oro.

Secondo alcuni teorici del ciclo di Kondratieff bisognerebbe considerare un ciclo di circa 40 anni, ed ora saremmo in un ciclo invernale, più o meno iniziato sui minimi del 2000, per quanto riguarda l’oro.

Dovremmo quindi aspettarci un altro minimo di lunghissimo termine attorno al 2040, ma per quanto riguarda i massimi ciclici?

Secondo questi studiosi, l’oro avrebbe dovuto essere l’asset da privilegiare, in termini rialzisti, a partire dai minimi del 2000, ma il massimo di questo ciclo non sarebbe stato ancora realizzato.

Perché?

Evidentemente perché il massimo realizzato nel 2011, in termini di posizione ciclica, si trova inserito nel primo quarto del periodo di 40 anni, mentre il ciclo, che viene ipotizzato rialzista, in base alla teoria dei cicli dovrebbe essere spostato verso la metà del ciclo, quindi ad una distanza di circa 40 anni dal precedente massimo del 1980, verso il 2020, e vediamo che ancora una volta ritorna il ciclo di 40 anni.

Ora, francamente, osservando il grafico dell’oro in dollari, mi è difficile pensare che dal 2000 si sia sviluppato un trend rialzista, favorevole a far necessariamente raggiungere all’oro un massimo superiore a quello raggiunto nel 2001 nel 2020, perché quello sviluppatasi tra il 2001 ed i minimi sinora raggiunti pare essere un mercato orso più invasivo, di quello che ci sarebbe dovuti attendere.

Allora, come potrebbero essere andate le cose?

La realtà è che, ipotizzando l’esistenza di un ciclo di Kondratieff di lungo termine, ed una sua rilevante correlazione con l’oro, come dicevo sopra, le cose nel tempo mutano, ed i cicli possono avere durata variabile.

Proviamo, quindi, ad interpretarli secondo una diversa visione.

Alcuni studiosi evidenziano come nel tempo, per diverse ragioni economiche, si possa assistere talora all’allungamento, talora invece all’accorciamento nella durata dei cicli.

E questo vale soprattutto per le durate maggiori.

Un precedente minimo sull’oro, di lungo termine, fu realizzato nel 1976, e quindi l’intervallo ciclico con il minimo del 2000 è di 24 anni.

Tra il massimo del 1980 ed il massimo del 2001 sono intercorsi 31 anni.

Siamo quindi in presenza di intervalli ciclici della durata sempre di alcune decine di anni, ma che potrebbero rappresentare una variante a cicli, che invece alcuni vorrebbero tutti uguali, cioè di 40 anni.

In altri termini, non possiamo escludere un accorciamento nelle durate cicliche e già concluso il ciclo di Kondratieff, o quanto meno la sua fase rialzista, che invece alcuni considerano ancora in corso.

Il massimo realizzato nel 2011 potrebbe quindi aver già rappresentato il massimo dell’intera fase invernale, all’interno del ciclo di Kondratieff.

Peraltro questi massimi e minimi sono facilmente individuabili tramite trend lines di lungo termine, a sottolineare il loro rilievo in ottica di lungo termine.

A questo punto, è probabile che il massimo ciclico, che alcuni si aspetterebbero attorno al 2020, per chiudere la fase ciclico dell’inverno del ciclo K, si sia già realizzato, con una durata inferiore di circa 10 anni, nel 2011.

Ed ora?

Dai massimi del 2011 l’oro è entrato in un mercato orso, che vede il proprio minimo già realizzato, oppure ancora da formarsi, attorno all’estate del 2017.

A questo punto il successivo mercato toro ripartirà, ma non necessariamente per formare un massimo nel 2020 superiore al massimo formatosi nel 2011.

Non si tratterrebbe, infatti, della prosecuzione del ciclo rialzista, intrapreso nel 2000, ma di un nuovo ciclo, e non è detto che in questa fase si apra, necessariamente, un trend che agevoli l’oro, il quale potrebbe incontrare un periodo analogo a quello degli anni 80 e 90, di sostanziale lateralità.

Proprio anche perché, in base alla teorizzazione di Kondratieff, la fase invernale sarebbe già terminata, e si aprirebbe una fase cosiddetta primaverile, non più favorevole ai metalli preziosi.

Tale considerazione anche in base ai cicli di forza relativa tra azionario e oro.

Questi ultimi depongono a favore di una continuazione di lungo sull’azionario, anche se diversi elementi tecnici potrebbero indicare la possibilità di una correzione, e non per una ripresa di forza relativa sull’oro.

Del resto, anche la correzione sui mercati azionari del 2015 non ha intaccato il relativo trend di lungo termine.

Gian Piero Turletti è Autore degli Ebooks: Magic Box PLT Edizioni Proiezionidiborsa

 

 

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