Il futuro dell’euro tra due scenari di lungo termine

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A cura di Gian Piero Turletti Autore degli Ebooks: Magic Box e PLT Edizioni Proiezionidiborsa

Nell’esaminare il probabile futuro del cross euro dollaro di lungo termine, possiamo considerare due scenari alternativi.

Il primo, riconducibile a proiezioni e coincidenze geometriche e cicliche, ed il secondo, legato a possibili shock esogeni, comunque riconducibile a proiezioni formulabili già ora.

Il primo scenario proietta un minimo di lungo termine in area 1,02 per agosto/estate del 2017, il secondo prevede quotazioni inferiori anche alla trend line supportiva di lungo termine, intersecante i minimi di marzo 1985 ed ottobre 2000.

Ma come si arriva alla proiezione in area 1,02?

Su tale target convergono diverse analisi, basate su Magic box, trend line supportiva di lungo, cicli di lungo termine.

Iniziando da quest’ultimo tipo di analisi, notiamo che il precedente rialzo di lungo termine è iniziato dal minimo di febbraio 2002.

Tra questo minimo ed il precedente minimo di lungo termine, di marzo 1985, sono intercorsi 16 anni ed 11 mesi.

Proiettando la stessa distanza temporale dal minimo del 2000, si arriva a proiettare un probabile minimo per settembre 2017.

Proietto tale distanza da ottobre 2000 e non da febbraio 2002, perché effettivamente minimo più basso (sino a febbraio 2002 si era sviluppato un movimento lateralizzante di riaccumulazione).

Usando quindi questo ciclo in modalità traslata, otteniamo una prima, importante proiezione temporale.

In corrispondenza di tale setup, incontriamo proprio la retta di supporto di lungo, intersecante i minimi ciclici più importanti, di marzo 1985 ed ottobre 2000, in area 1,02.

Ma anche Magic box pare confermare in prezzo e tempo tali proiezioni.

Un primo pattern di medio/lungo, su barre mensili, sviluppatosi tra aprile 2013 e settembre 2014, proietta i corsi ancora una volta in area 1,02, quale possibile target in overshooting ribassista, con principale setup ad agosto/settembre 2017.

Su tale target converge anche la proiezione di un secondo pattern, sviluppatosi tra marzo e novembre 2016, che proietta area 1,02 per l’estate 2017, quale perfetta quadratura spazio temporale.

Infine, non bisogna neppure dimenticare che per l’estate 2017 è atteso un importante minimo sull’oro, condizionato, come sappiamo, dalle quotazioni del dollaro.

Anche tale elemento, considerato in termini di intermarket analisys, depone quindi a favore di una ripresa dell’euro.

Ma quali potrebbero essere eventuali shock esogeni, tali da condurre, invece, ad una rottura della trend line di lungo termine?

Non possiamo dimenticare prossimi appuntamenti elettorali, in Germania ed in Francia, oltre che probabilmente anche in Italia.

Se dovessero prevalere movimenti anti euro, con possibili futuri referendum pro o contro la moneta unica, le cose potrebbero far virare ulteriormente in negativo le quotazioni, sino a rompere la trend line supportiva di lungo termine.

In tal caso le quotazioni potrebbero accelerare quanto meno verso quotazioni ricomprese tra 0,94 e 0,89.

Ma probabilmente questo scenario politico, teoricamente non escludibile a priori, non si verificherà, alla luce di alcune considerazioni elettorali.

Anche in caso di affermazione di movimenti nazionalisti antieuro, difficilmente questi conquisteranno la maggioranza assoluta dei seggi nei rispettivi parlamenti.

Pertanto, è più probabile che prevalgano situazioni in cui partiti proeuro si alleino, per formare larghe coalizioni governative, contrarie a movimenti disgregatori, e tali da ottenere la maggioranza dei seggi parlamentari.

Personalmente, anche per questo motivo, propendo per il primo scenario, di una tenuta della trend line, prospettiva che, come abbiamo visto, a proprio sostegno ha anche molteplici ragioni statistiche e matematiche.

 

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