I segreti della curva dei tassi applicati alle economie: elementi predittivi

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Con il termine curva dei tassi si indica una linea che unisce i diversi rendimenti dei titoli obbligazionari di un emittente in relazione alle diverse scadenze.

La curva dei tassi può riguardare emittenti private oppure titoli di stato, ma solitamente ci si riferisce a quest’ultimo.

Ma a cosa serve la curva?

Praticamente a considerare cosa i mercati pensano del futuro dell’economia dei paesi emittenti.

Ad una curva positivamente inclinata, cioè con tassi minori sulle scadenze a breve, e maggiori su quelle più lunghe, corrisponde una visione rialzista, e viceversa ribassista in caso di curva opposta.

E’ infatti del tutto logico che solitamente, ad una maggior durata, corrisponda un maggior rischio dell’investimento, e quindi un maggior tasso.

Se, invece, emergono particolari tensioni finanziarie, allora queste si riflettono in una risalita dei rendimenti a breve, che comporta una minor inclinazione positiva, o una inclinazione ribassista, sulla curva.

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Altri elementi da considerare sono: la distanza, o spread, tra tassi a 5 ed a 30 anni, o comunque tra 5 anni e scadenze più lunghe.

Un valore del range inferiore all’1 per cento rappresenta una previsione non particolarmente brillante, ed anzi, in fase di rallentamento.

E’ anche importante considerare l’nclinazione e la reciproca posizione di diverse curve, relative allo stesso emittente.

In tal senso, possiamo distinguere tra curva a breve, rilevata 1 mese fa, e corrispondente alla situazione dei tassi di un anno fa.

Operativamente le dobbiamo considerare come delle medie mobili.

Impostazione rialzista, e quindi con aspettative rialziste per l’economia, se le curve a breve sono superiori a quelle a lungo, e viceversa ribassiste in caso di curve a breve sotto quelle più a lungo, ed a maggior ragione se inclinate negativamente.

Il seguente grafico illustra come dovrebbero presentarsi 3 curve dal breve termine (Blu), al medio (nera), al lungo (rossa), positivamente inclinate.

 

Ma, come dicevo, la curva più a breve potrebbe inclinarsi negativamente o comunque andare sotto quella a media, come nella seguente rappresentazione:

Analizziamo di seguito alcune curve dei tassi relativi a titoli di stato di diversi paesi, commentando le singole situazioni.

Stati Uniti

Pur essendo le 3 curve positivamente inclinate, lo spread tra 5 e 30 anni è di appena l’1 per cento, mentre un anno fa tale spread si attestava attorno all’1,3 per cento, unitamente ad una curva attuale sotto quella di 1 mese fa a partire dalle scadenze a cinque anni.

I mercati paiono cioè proiettare quanto meno una fase di rallentamento dell’economia statunitense.

Tipica previsione ribassista quella della Cina:

Come notiamo la curva attuale è negativamente inclinata sul tratto sino ai dieci anni e peraltro sotto la curva di un mese fa.

Una visione quindi decisamente negativa sull’economia, confermata anche da uno spread tra 5 e 30 anni di appena lo 0,4 per cento.

Ma come sono messi i paesi europei?

Germania:

Evidente come la curva attuale sia andata sotto quella di 1 mese fa, a dimostrazione di tensioni finanziarie previste sull’andamento economico.

Previsioni ribassiste sulla curva britannica, con la curva attuale ribassista sul tratto a breve, sino ai 2 anni, e poi sul tratto a lungo dai 30 ai 50 anni, a segnalare difficoltà nel breve, poi superate da una probabile ripresa di medio, e ulteriori difficoltà sul lungo termine.

La visione ribassista è espressa anche dalle curve che hanno reciprocamente assunto configurazione negativa, con quella attuale sotto quella di 1 mese fa e di un anno fa, e quest’ultima anche sotto quella di 1 mese fa.

E l’Italia?

Eccola

Curva a breve sotto quella di 1 mese fa, ma lo spread tra 5 e 30 anni è significativamente rialzista, oltre il 2 per cento, a testimoniare difficoltà sul breve, ma nell’ambito di una visione comunque rialzista dell’economia.

Tipica curva che proietta consistenti problemi economici quella greca con la curva a breve sotto quella di 1 mese fa e questa sotto quella di 1 anno fa.

Evidente, peraltro, l’inclinazione ribassista sul tratto a medio e lungo, che proietta un’economia prevista in fase recessiva.

Tipico esempio rialzista invece il Canada, anche se lo spread tra 5 e 30 anni si attesta su un moderato 1 per cento.

Stagnante sino alle scadenze a 5 anni la curva giapponese.

Sintetizzando, possiamo dire che diverse curve dei tassi stanno riflettendo quanto meno previsioni di prossimi problemi economici su diverse economie occidentali, mentre dall’oriente provengono già segnali di recessione.

In Europa tuttora prevista in recessione l’economia greca.

 

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