Grecia e Mercati: prospettive

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GRECIA E MERCATI: PROSPETTIVE E SCENARI FUTURI

Intervista a Gian Piero Turletti

Autore metodo Magic box in 7 passi

 

Come valuta gli ultimi aggiornamenti sulla questione greca?

Soprattutto due gli elementi di rilievo: sostanziale modifica della maggioranza parlamentare, e cambio di posizione politica da parte di Tsipras.

Il premier greco non è più il rappresentante di una posizione radicale di sinistra, che avversa i provvedimenti richiesti dagli organismi internazionali, ma, anche se dichiara di non credere nei medesimi, colui che si rende, anzi, garante e responsabile politico della loro approvazione.

Ne è conseguita una sostanziale trasformazione della maggioranza politica, che vede ora all’opposizione piattaforma sinistra, la componente più radicale di Syriza, ed a sostegno della maggioranza di chi ha votato le riforme, l’altra parte di Syriza, e vari partiti tra cui il Pasok e Nuova democrazia.

E’ impensabile che questo non comporti una mutata maggioranza a sostegno dell’esecutivo, e quindi la sostanziale fine politica di quello formalmente in carica.

Penso quindi, anche in base alla costituzione greca, che Tsipras rimarrà in carica, con l’attuale esecutivo, al limite con qualche rimpasto ministeriale, ancora per il tempo necessario ad approvare ulteriori provvedimenti, tra cui il codice di giustizia civile, e poi si dimetterà, per lasciar invece spazio ad un nuovo esecutivo, probabilmente sempre guidato da lui, ma ovviamente con una piattaforma politica sostanzialmente diversa, per non dire opposta, rispetto al programma di Syriza, ed al famoso referendum.

Naturalmente, l’accordo ormai raggiunto, il suo sostegno politico da parte di una diversa maggioranza parlamentare, comprensiva di partiti di centro e centro destra, nonché la prospettiva di un Tsipras ormai arresosi alle posizioni rigoriste, hanno trovato un chiaro consenso da parte dei mercati, che hanno salutato il giro di volta della crisi in senso rialzista.

Ma da un punto di vista economico, è comunque sostenibile il debito greco? E quali prospettive si aprono ora per l’economia greca?

Certo, l’economia ideale dovrebbe funzionare con la sola politica fiscale, in modo che le entrate non superino mai le uscite, come vorrebbero i tedeschi.

Questo è possibile forse con economie molto forti, come tradizionalmente quella tedesca, ma è difficile applicare questo modello ideale a qualsiasi tipo di economia, ragion per cui senza la leva della politica monetaria, è oggettivamente difficile in molti casi gestire le finanze pubbliche.

Quanto ultimamente verificatosi in termini di accordi, non fa, peraltro, venir meno quanto da me dichiarato in precedenti interventi, sulla criticità della situazione, perché si è solo superato uno dei primi ostacoli di una corsa a tappe, che, non dimentichiamolo, deve ancora passare per il consenso di diversi parlamenti europei, tra cui quello tedesco.

Va infatti chiarito che, al momento, non arriva il finanziamento per l’intero importo, ma solo un prestito ponte che consente, momentaneamente, alla Grecia, di uscire dall’emergenza.

Il resto è tutto da vedere. E la grexit, in prospettiva, è tutt’altro che archiviata.

Se infatti vogliamo concentrarci sulle prospettive a medio e lungo termine, allora resta confermato che i provvedimenti programmati, oltre a quelli già varati, non hanno certo un effetto espansivo sull’economia, tranne parte dei finanziamenti che eventualmente vengano utilizzati per investimenti, e la sostenibilità del debito, senza far utilizzo di determinate strategie di politica monetaria, come già spiegate in miei precedenti interventi, resta una pia illusione.

Un breve commento ai mercati: quali prospettive, in particolare, sul comparto azionario?

Va innanzi tutto chiarito che il trend di lungo termine non è stato minimamente intaccato dalla recenti dinamiche ribassiste dei principali indici azionari, e rimane sicuramente long, per cui avevo dato indicazione di poter acquistare sicuramente in caso di ribasso a seguito della crisi greca a chi avesse una logica di investimento di lungo termine.

Considerando, invece, le dinamiche di breve e medio, queste si sono girate ultimamente in senso concorde con il trend di lungo, e quindi, in tale ottica, resta solo da seguire la dinamica delle quotazioni, osservando la tenuta o meno di determinati livelli supportivi, che saranno oggetto di approfondimento in successive analisi, unitamente ad altri elementi di analisi tecnica.

 

 

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