Grecia: accordo vero o ennesimo rinvio?

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GRECIA: ACCORDO VERO O SOLO ENNESIMO RINVIO?

Intervista a Gian Piero Turletti

Autore metodo Magic box in 7 passi

 

Ha cambiato idea sul non ritorno della questione greca, rispetto a quanto dichiarato nell’intervista di ieri?

Assolutamente no, anzi, direi che tutto si è svolto come previsto. Infatti bisogna aver chiaro in che cosa realmente consista, il cosiddetto accordo, di cui parlano i media, ma che tale non è.

Preciso subito che al momento, non si è raggiunto un accordo per finanziare la Grecia, ma solo un percorso, fatto da molteplici conditio sine qua non, solo al termine del quale, e solo in caso di superamento di tutti gli ostacoli, viene ancora finanziato il paese ellenico.

Potrebbe, infatti, anche succedere che la Grecia vari tutta una serie di riforme, senza ottenere nulla in cambio.

In tal senso è interessante osservare il seguente quadro riepilogativo, come risultante da vari organi di informazione:

  • PRINCIPALI RIFORME GRECHE DA APPROVARE ENTRO MERCOLEDI’
  • L’EUROGRUPPO ACCONSENTE ALL’AVVIO DEI NEGOZIATI PREVENTIVAMENTE APPROVATO DA 6 PARLAMENTI NAZIONALI
  • SE I 6 PARLAMENTI NON DANNO IL LORO CONSENSO TUTTO SI BLOCCA
  • EVENTUALE E NON SCONTATA APPROVAZIONE DI NUOVO ACCORDO CON I CREDITORI, MA OCCORRE CHE 4 PARLEMENTI VOTINO SI’
  • CONTROLLO SULL’ATTUAZIONE ED AVANZAMENTO DELLE RIFORME DA PARTE DEGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI
  • SOLO DOPO L’APPROVAZIONE, ARRIVA LA PRIMA RATA DEL FINANZIAMENTO.Viene spontaneo domandarsi: e nel frattempo?Tutto questo sta a significare che Tsipras ha realizzato solo un’intesa per futuri negoziati, che non trova concordi, intanto, i suoi referenti politici interni, tanto che, a quanto pare, già due ministri si sono dimessi, e credo che troverà non poche difficoltà a far anche solo approvare le prime riforme entro mercoledì.Anche solo la situazione interna, compreso lo sciopero indetto dai dipendenti pubblici, indica semplicemente una situazione di caos.Lei, quindi, conferma la sua precedente interpretazione?Ora appare chiaro anche perché Varoufakis si era dimesso. La situazione non è mutata, rispetto a quando si parlava di possibile esito grexit. Nella giornata di ieri gli indici azionari si sono portati a contatto con il bordo superiore e resistenza dinamica dei canali ribassisti, in cui i corsi sono ormai inseriti da tempo. 
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  • Dopo una fase di iniziale euforia nei giorni scorsi, legata agli equivoci sulla situazione greca, e complice, quindi, una più meditata analisi delle intese raggiunte, è probabile che prosegua il trend negativo, salvo confermata rottura delle precitate resistenze, cui non abbiamo ancora assistito.
  • Visto che i fatti si sono poi svolti come da lei previsto, conferma anche la sua visione sulla situazione dei mercati?
  • Le questioni sono ancora tutte sul tappeto e, se non assistiamo ad una serie di miracoli, come li avevo definiti nella precedente intervista, costituiti da futuri assensi politici, tutt’altro che scontati, siamo punto ed a capo, anzi, forse anche peggio.
  • Come andrà a finire?
  • Avevo evidenziato una chiara diversificazione di impostazione tra lui e Tsipras, ma ora appare chiaro che era Varoufakis il favorevole ad immettere una duplice circolazione monetaria, come ha avuto modo di dichiarare, ed assolutamente contrario ad accordi, se così vogliamo chiamarli, come quello sottoscritto da Tsipras.
  • La confermo, Tsipras esce doppiamente sconfitto, non ha ottenuto nulla che riconducesse al referendum o alla piattaforma politica sulla quale è stato eletto, e tutto avviene ancora all’insegna della tanto vituperata austerity.
  • Inoltre, non credo che sarà facile ottenere gli ulteriori consensi politici a livello internazionale.
  • A quanto pare solo la BCE potrebbe intanto fornire un po’ di liquidità, forse.

 

 

 

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