Esaminando la situazione dell’indice Ftse Mib con diverse tecniche, non possiamo, in primo luogo, non evidenziare l’importante fase di pullback rispetto a riferimenti dinamici di medio/lungo di magic box.
Le quotazioni hanno, infatti, abbandonato il pattern rialzista, costruito con tale metodo, che le sorreggeva dal minimo del 2012, avendo rotto l’ultima trend line supportiva dello stesso nel mese di febbraio 2016.
Ed ora, dopo la fase di ripresa dal minimo di giugno 2016, i prezzi stanno ritestando dal basso la medesima trend line, che ha assunto funzione di resistenza.
Ovviamente un reingresso entro il canale rialzista a sua tempo lasciato sarebbe foriero di ulteriori rialzi, ma l’indice sta andando incontro a setup di spazio e tempo con funzioni resistenziali anche all’interno del pattern di magic box, sempre su barre mensili, formatosi dal minimo del 2016.
Ulteriori riferimenti resistenziali si desumono da un quadrato di 90 di Gann, tracciato dal minimo del 2012.
In termini ciclici, ci troviamo nel terzo sottociclo di lungo, dopo un massimo formatosi nel secondo, da cui pare derivare una struttura ribassista dell’intero ciclo.
Quale futuro si prospetta, quindi, per il nostro indice?
Una rottura, quanto meno in chiusura mensile, del massimo di settembre, avrebbe implicazioni rialziste con un primo target nell’area del precedente massimo, a 23460, e primo setup per/entro novembre 2017, secondo setup entro gennaio 2018.
Ulteriore prosecuzione rialzista avrebbe come primo target area 27020, che rappresenta un target sia del pattern di magic box attuale, su barre mensili, sia di quello abbandonato nel febbraio 2016, con primo setup entro agosto 2018.
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Cimatti Mario Marco
Primo segnale ribassista di medio sotto 21581, mentre alert ribassista di lungo interverrebbe prima sotto 20703, in base alla tecnica PLT, poi sotto la trend line dinamica, basata sull’attuale pattern mensile di magic box, questo mese intersecante area 20280.
Il dna ciclico, basato sull’avanzamento della linea dei prezzi su barre mensili, dà indicazioni contrastanti, in quanto la stagionalità negli ultimi anni non ha tenuto un comportamento sempre omogeneo.
Le curve avanzate dei prezzi, infatti, non vanno tutte nella stessa direzione, e non consentono di proiettare con sufficiente attendibilità statistica la futura evoluzione.
A maggior ragione, quindi, è importante seguire precisi segnali di conferma o inversione del trend, come quelli sopra indicati.
