A cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro
Come già accennato nel precedente articolo, oggi si illustrerà l’importanza del ruolo assunto dai Fondi paritetici interprofessionali. Chi sono e a cosa servono?
Questi fondi nascono per finanziare piani formativi aziendali, settoriali e territoriali, dove le aziende in forma singola o associata decidono di realizzare per i propri dipendenti percorsi formativi su qualsiasi area tematica al fine di accrescere le loro competenze professionali, fornendo strumenti di orientamento e di valorizzazione dei processi professionali per rispondere in modo efficiente alle sfide della concorrenza globale. Il fondo per la formazione continua nelle PMI, per esempio, che si chiama Fondimpresa, è costituito da CGIL, CISL, UIL e CONFINDUSTRIA. Esso, infatti, nasce per promuovere la formazione continua apportando miglioramenti nelle competenze dei lavoratori. Chi sono i protagonisti? Le aziende aderenti possono usufruire dei finanziamenti erogati dai fondi sia tramite l’ausilio di Avvisi, sia richiedendo direttamente un finanziamento per la realizzazione di piani formativi aziendali attraverso il proprio Conto Formazione. Come si diventa azienda aderente? Le imprese interessate, sul sito dell’INPS, possono scegliere l’opzione “adesione Fondo” all’interno dell’elemento “FondoInterprof” nella “Denuncia Aziendale” del flusso UNIEMENS aggregato. Selezionare il codice identificativo del fondo scelto, per es. per Fondimpresa è “FIMA”. Percorsa questa linea guida l’azienda risulterà aderente al fondo richiesto. Da dove provengono le risorse finanziarie erogate dai suddetti Fondi? Queste risorse sono costituite da trattenute dello 0,30% sulla busta paga di ogni lavoratore del settore privato e pubblico. Se l’azienda non aderisce ad alcun fondo, queste risorse vengono gestite dall’INPS. Nel qual caso l’impresa non ha la possibilità di intervenire sulla loro gestione. Pertanto, imprenditori, perché non cogliere tale opportunità e investire sulle competenze dei vostri dipendenti?
