Ferrari: la F1 potrebbe spingere ancor più al rialzo il titolo

ProiezionidiBorsa

Fonte MilanoFinanza

La Formula 1 è sottovalutata e Berenberg alza il target price di Ferrari  da 90 a 110 euro. Il rating resta buy. Al momento in borsa l’azione guadagna l’1,60% a 92,05 euro. “La Formula 1 è considerata convenzionalmente come il “costo di marketing” della Rossa, ma le opportunità di raggiungere il pareggio e, in ultima analisi, di generare un utile consistente da questo franchising sono numerose e sottovalutate”, sottolineano gli analisti della banca d’affari.

D’altra parte, sotto la nuova proprietà di Liberty Media, gli esperti vedono la possibilità di riesaminare la strategia di lungo termine di questo sport e di riflesso il potenziale delle squadre che partecipano alla Formula 1, come la Ferrari . In particolare, gli analisti di Berenberg hanno previsto che la perdita di 100 milioni di euro di questo business del Cavallino Rampante possa essere ripianata entro cinque anni, il che dovrebbe fornire un ebit superiore del 15% rispetto al 2016 o un incremento dell’utile di quasi il 4% ogni anno.

La combinazione di un utile più elevato e costi inferiori, a detta di Berenberg, porterà il franchise della Formula 1 della Ferrari  a raggiungere finalmente un utile di 16 milioni di euro nel 2021. Più in generale gli analisti si aspettano per quest’anno un ebit consolidato pari a 733 milioni di euro, in aumento dai 632 milioni del 2016 e lo vedono salire a 815 e a 947 milioni nel 2018 e nel 2019.

Lo stesso vale per l’utile netto rettificato atteso a 499 milioni di euro a fine anno (399 milioni nel 2016), a 556 milioni nel 2018 e a 649 milioni nel 2019. Ciò significa un dividendo in crescita per gli azionisti della Rossa: a 0,79 euro per azione sul bilancio 2017 (0,64 euro per azione sul bilancio 2016), e 0,88 euro per azione sul bilancio 2018 e a 1,03 euro sul bilancio 2019.

In effetti, sotto Bernie Ecclestone, la Formula 1 si è concentrata sul fare accordi individuali lucrativi con meno rispetto per la commerciabilità e per l’attrazione di questo sport. E la mancanza di competitività sportiva ha fatto diminuire l’interesse degli spettatori e degli inserzionisti pubblicitari. Liberty Media sta invertendo questo trend, spostando l’attenzione verso accordi televisivi più equilibrati, c’è più interesse per la sponsorizzazione, più media digitali e, soprattutto, più controllo dei costi.

Infatti, i costi tecnici eccessivi, che hanno allargato la disparità competitiva tra le squadre superiori e inferiori, hanno ridotto il pubblico di questo sport. Liberty Media, secondo gli analisti di Berenberg, può frenare questi costi per bilanciare la competitività. I limiti di budget potrebbero risultare difficili da monitorare, ma una maggior standardizzazione dei componenti potrebbe ridurre i costi. Anche far sbarcare questo sport sport negli Stati Uniti sarebbe un fattore catalizzatore importante. Certo, questa è una strada più impegnativa, ma l’upside derivante dai diritti televisivi e pubblicitari sarebbe elevato.

Ad esempio, i diritti televisivi di Nascar, joint venture statunitense che organizza e gestisce vari campionati automobilistici, principalmente negli Stati Uniti e in Canada, valgono più del 40% di tutti i diritti combinati della F1. La proposta di corse in strada in luoghi di riferimento come New York o Las Vegas sarebbe un passo positivo per far aumentare l’interesse per questo sport. Anche i prossimi rinnovi dei diritti televisivi in Germania e in Italia offrono opportunità di accordi migliori. Ad esempio, l’accordo del Regno Unito dopo il 2019 è più del doppio del valore annuo dell’accordo attuale.


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Analisi di Proiezionidiborsa

Dopo qualche giornata di pausa, le quotazioni hanno immediatamente ripreso la strada del rialzo. La tenuta di area 90.4€ ha favorito il rimbalzo che potrebbe proseguire fino in area 97.84€, II° obiettivo naturale.

Qualora l’interesse del gruppo cinese sul gruppo FCA dovesse spingere al rialzo anche Ferrari. il capolinea si troverebbe in area 110€, III° obiettivo naturale. E’ interessante notare come il limite invalicabile coincida con prezzo obiettivo fissato da Berenberg doppio suo upgrade sul tolto.

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