Che conseguenze avra’ il “NON REFERENDUM” catalano di ieri?

ProiezionidiBorsa

::::::::::::::::::MADRID (Reuters) – Dopo il referendum per l’indipendenza della Catalogna la borsa di Madrid apre in calo dell’1,3%, sottoperformando l’andamento delle altre piazze europee.

Alle 9,15 l’indice Ibex cede l’1,37%.

In particolare perdono terreno le banche catalane: Banco Sabadell cede il 2,3%, Caixa Bank l’1,4%.::::::::::::::::

Una giornata convulsa e’ stata vissuta ieri in Catalogna, bruttissime immagini dalle strade e pessimi segnali a livello politico istituzionale. Che futuro ora per la Spagna e la Catalogna in particolare?

Verra’ applicato l’Art. 155 della Costituzione spagnola con la sospensione dell’Autonomia catalana?

In questi anni ho raccontato la crescita spagnola sia a livello di crescita economica sia a livello di numeri turistici, come della ripresa immobiliare, ed ora che scenari abbiamo davanti?

Il Presidente della Generalidad Puigdemont sembra aver raggiunto i suoi obiettivi, portare tanta gente pacificamente a votare e immagini di repressione della Guardia Civil e della Policia Nacional con circa 700 feriti. Sul numero dei votanti, oltre 2 milioni di voti, qualche dubbio e’ legittimo, ho visto votare la gente per strada, forse alcuni hanno anche votato sino a quattro volte, comunque tanta gente si e’ recata a votare e un testimonial importante come Piquet, giocatore simbolo del Barça e della Nazionale spagnola, e’ andato a votare e dopo la partita ha commentato il successo del NON REFERENDUM davanti ai cronisti sportivi.

Tutto questo ha comunque portato un grande danno di immagine alla Spagna, che in questi ultimi mesi era gia’ in difficolta’ con le due elezioni politiche in pochi mesi e un nuovo Governo Rajoy nato debole e ancora piu’ debole ieri dopo la giornata catalana di ieri. Pensate che in questi giorni dovevano essere approvati alcuni passaggi parlamentari importanti a livello di budget statali e dopo le immagini di ieri e le dichiarazioni di Pedro Sanchez ottenere l’astensione del PESOE non sara’cosi’ facile come nei giorni dell’investitura di Rajoy.

Quindi forte incertezza a livello di Governo centrale, e una possibile Road Map secessionista catalana segnata dalle dichiarazioni e dall’atteggiamento degli indipendentisti ieri notte in televisione che sembrano correre molto di piu’ delle risposte istituzionali di Madrid.

Tutto questo mette a rischio il miracolo economico turistico e immobiliare spagnolo? Io penso di si!

Gli investitori non amano l’icertezza e i turisti cercano tranquillita’ e non  certo il sangue per le strade come nelle immagini di ieri e nello scenario secessionista ormai sotto gli occhi di tutti.

La popolazione catalana sembra ormai indirizzata verso un periodo di scioperi generali, di manifestazioni continue, di scontri istituzionali a livello spagnolo e europeo per poter arrivare alla agognata Repubblica catalana.

Oggi le riunioni a livello catalano e a livello di Madrid faranno capire lo stato di tensione che si potra’ respirare nelle strade e nei palazzi della politica. L’immagine stanca di Rajoy, le divisioni politiche latenti anche a livello nazonale (Podemos in testa e socialisti a seguire), le tensioni in altre aree importanti come i Paesi Baschi troveranno sfogo e vi terro’ aggiornati sulla temperatura che questa importante giornata post NON REFERENDUM con Pedro Sanches convocato alle 16 alla Moncloa.

Scelte economiche, immobiliari, turistiche e di vita (Barcellona ha una grandissima comunita’ italiana simile a quella che si sta creando nelle Canarie e a quella di Madrid) sembrano gia’ influenzate dalla calda e piovosa giornata di ieri. Rammento poi che due delle piu’ importanti banche spagnole sono catalane, Sabadel e la Caixa, quindi qualche scossone lo potremo vedere nelle prossime settimane anche a livello di corsi borsistici spagnoli ed europei.

Dott. Riccardo Barbuti

Consigliati per te