Brexit, Neve & Terremoti

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Scrivo questa breve puntata da Roma, nel mio primo viaggio di lavoro italiano del 2017 per promuovere l’Alternativa Tenerife. Sono accompagnato dal Dott. Fernando Paganelli, altro valido professionista di provata reputazione esperto di finanza e di fiscalita’.

Gli incontri di questi giorni hanno toccato principalmente le opportunita’ immobiliari e le molte richieste riguardanti la creazione di societa’ in loco per sfruttare l’effervescente mercato canario e la sua benevola fiscalita’ dovuta al REF.

Arrivo invece agli spunti trovati sui giornali di ieri e di questa mattina, inizio dalle dichiarazioni del Premier britannico sul Brexit. Ieri Theresa May c’e’ andata pesante: “Theresa May mette la sua firma su una Brexit senza compromessi. Oggi, in uno storico intervento alla Lancaster House di Londra, la premier conservatrice ha svelato la posizione netta e determinata che il Regno Unito intende adottare nei negoziati con l’Ue per l’uscita dal ‘club dei 28’: fuori da tutto, anche dal mercato unico e dalla Corte di giustizia europei. La priorità è il controllo sugli ingressi degli immigrati comunitari, per rispettare così la volontà popolare espressa nel referendum del 23 giugno. Londra non vuole però tagliare del tutto i ponti col continente, punta ad un accordo commerciale per il libero scambio e al mantenimento della collaborazione «tra amici e buoni vicini» nella lotta alla criminalità e al terrorismo, rassicurando che «la Gran Bretagna esce dall’Ue ma non dall’Europa».” fonte Messaggero.

Si teme quindi per i circa 500.000 italiani residenti in GB, moltissimi giovani trasferitisi in questi anni, tantissimi nel campo della ristorazione, se avessero problemi per la residenza o per i contratti di lavoro in Inghilterra inizierebbe a pensare di spostarsi in Spagna o a Tenerife, dove e’ in atto un boom turistico da 75 milioni di turisti 17 milioni dei quali vengono proprio dalla Gran Bretagna?

Questo metterebbe sempre piu’ in tensione il mercato del lavoro in Spagna in quei settori e l’ulteriore richiesta di alloggi fara’ continuare a crescere i prezzi degli affitti e per converso delle proprieta’?

Da monitorare anche i futuri accordi bilaterali tra Spagna e Regno Unito, moltissimi dei 17 milioni di turisti  britannici hanno proprieta’ in Spagna, risiedono in loco, ricevono pensioni e usufruiscono della sanita’ spagnola che poi addebita il  conto al sistema sanitario britannico tramite gli accordi della UE. Penso che Rajoy negoziera’ bene con il suo “primo partner turistico, dopo anni di investimenti pubblicitari nella perfida Albione.”

Arrivo infine alla neve che sfortunatamente ricopre mezza Italia, Sardegna e Sicilia comprese, dopo un 2106 tra gli anni piu’ caldi della storia moderna e’ arrivato un 2017 freddissimo, la stabilita’ climatica delle Canarie e’ quindi un valore importantissimo, specie nella temporada invernale, i 25 gradi che ho visto ieri sulle pagine di Fb di alcuni residenti amici di Tenerife stridono con le temperature italiche di questi giorni.

Quindi i circa 2000 euro pagati da un pensionato del Nord Italia per 40 giorni in affitto in un estudios di Las Americas, sembrano trovare giustificazione nel divario climatico di questi mesi tra Nord Italia e Canarie, a volte affitti in rialzo per la sempre maggior domanda trovano giustificazione proprio in 30 gradi di differenza, per un clima piu’ secco e piu’ stabile.

Concludo pensando invece ad i nostri terremotati dell’Italia Centrale, la situazione disastrosa causata da uno sciame sismico infinito si sta complicando per la copiosa neve caduta e dal freddo conseguenze. Tornato a Tenerife la settimana prossima, vedro’ di attivare gli amici dei media italiani locali, giornali e radio, per organizzare una sottoscrizione per aiutare quelle regioni martoriate.

Alla Prossima

Dott. Riccardo Barbuti

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