A cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro
Dopo un rally verticale di un paio di giorni, i mercati iniziano ad acquistare un tono di normalità facendo trapelare un ritorno a un trend ribassista intraday.
Come al solito nelle piazze europee, l’indice peggiore è stato il FTSE Mib. L’incertezza della stabilità bancaria italiana ha portato nuovamente alla vendita dei titoli bancari cedendo oltre un punto percentuale.
In rialzo, invece, il cambio EUR/USD che continua a essere scambiato sopra 1.1220, confermando un trend rialzista.
Per quanto riguarda il fronte asiatico, il Future NIKKEI continua a mantenere un mezzo punto percentuale di vendita e, a sua volta, lo yen mantiene una posizione forte nonostante un leggero recupero da parte di euro e dollaro.
Le commodity, in questo contesto, sembrano aver intrapreso un cammino volto al rialzo. Nello specifico il petrolio, dopo le pubblicazioni sulle scorte americane, ha aumentato la propria quotazione portandosi a quota $45 al barile. Ma quanto durerà?
Per consultare l’Agenda Economica della prossima settimana
Prossima settimana ci sarà una riunione dell’OPEC con la Russia in Algeria, dove si deciderà le sorti sull’eccesso di produzione.
Riusciranno, in verità, a mettersi d’accordo?
O meglio, a mettere da parte i propri interessi?
È un’impresa ardua che può portare nuovamente i mercati in uno scenario di profondo rosso.
Pertanto, sin da lunedì, assisteremo ad una forte volatilità. Applicare le regole del money management è la giusta regola da seguire per non cadere nella trappola degli speculatori.
