Banca Carige ha un nuovo AD. Quali sfide lo aspettano in borsa?

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Fonte Corriere della Sera

Paolo Fiorentino, ex chief operating officer di UniCredit, è il nuovo amministratore delegato di Banca Carige. Il cda della banca, riunitosi oggi, lo ha cooptato e nominato amministratore affidandogli le deleghe che erano state di Guido Bastianini. Il 9 giugno scorso il consiglio della banca genovese aveva accolto a maggioranza la richiesta dell’azionista di riferimento e vicepresidente Vittorio Malacalza di sfiduciare l’ad.
All’origine dello scontro tra il manager e l’azionista di riferimento di Carige, secondo fonti vicine al dossier, ci sarebbe stata l’operazione di debt-equity swap ipotizzata per le obbligazioni subordinate, con lo scopo di colmare parte del deficit di capitale stimato dalla Bce in 450 milioni di euro, ma che potrebbe salire fino a 600 secondo ipotesi circolate negli ultimi giorni. Nelle simulazioni degli advisor Credit Suisse, Deutsche Bank e Goldman Sachs, l’operazione, inizialmente pensata solo per il Tier1 da 160 milioni, potrebbe estendersi a buona parte del portafoglio di obbligazioni junior da 665 milioni complessivi, comportando così un forte effetto diluitivo per gli attuali soci. L’irritazione dell’azionista è comprensibile, visto che Malacalza ha investito circa 250 milioni in una partecipazione che agli attuali prezzi di borsa vale fra 30 e 35 milioni. In caso di ulteriore diluizione e quindi di perdita del controllo, quella quota rischia di rivelarsi un investimento in perdita con difficili possibilità di recupero.
Va ricordato per Banca Carige si fa strada l’ipotesi di una richiesta di proroga alla Bce per presentare il piano di rilancio dell’istituto (su governance, ricapitalizzazione e crediti deteriorati), anche se sembra ormai inevitabile che la manovra finanziaria lieviti ad almeno 600 milioni di euro. Come noto, la Bce ha posto come dead line il 23 giugno per presentare un piano, ma i tempi – complice anche l’avvicendamento al vertice – appaiono ormai molto stretti, forse troppo per presentare all’istituto centrale un documento dettagliato. Come osservato l’ammontare complessivo della ricapitalizzazione dovrebbe aumentare dagli iniziali 450 milioni ad almeno 600 milioni, anche se la conversione rischierebbe di influire sull’attuale assetto azionario, che vede la famiglia Malacalza primo socio con il 17,6%.

Banca Carige viene da un lunghissimo ribasso che ha porta le quotazioni da area 0.43€ fin giù in area 0.20€.

Questo discesa da incubo, però, potrebbe essere al capolinea in quanto le quotazioni hanno quasi raggiunto il III° obiettivo naturale della proiezione ribassista in corso in aera 0.192€. Un primo indizio di ripresa rialzista si avrebbe solo con chiusure giornaliere superiori a 0.223€.

 

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