Atlantia: riuscirà l’affaire Abertis a far scendere il titolo dopo un lungo rialzo?

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Sul titolo è in corso un rialzo partito alla fine del 2016 e che ha portato a un guadagno di circa il 50%.

Le quotazioni, però, adesso si trovano a un bivio. Hanno, infatti, raggiunto il III° obiettivo naturale e, quindi, la probabilità che si possa scendere è molto elevata.

Tuttavia al momento il supporto in area 26.886€ sta svolgendo egregiamente il suo compito e se la tenuta verrà confermata anche in chiusura di settimana si aprirebbero spazi per un ulteriore guizzo rialzista.

Al ribasso, invece, sono possibili ritracciamenti fino in area 25€, dove si deciderebbero le sorti di medio periodo.

News: fonte MilanoFinanza

Maxi contro offerta di Acs su Abertis. La società di Florentino Perez ha lanciato attraverso la controllata tedesca, Hochtie, una contro opa per rilevare il 100% di Abertis a 18,76 euro per azione, un valore ancora più alto rispetto ai 18 euro ventilati negli ultimi giorni. Il prezzo supera l’offerta di Atlantia  a 16,5 euro per azione del 13,7% e rappresenta un premio del 6,6% sulla quotazione di Abertis al momento della sua sospensione.

La Consob spagnola (Cnmw) ha infatti sospeso i titoli Abertis, Acs e Cellnex su base precauzionale prima dell’annuncio dei termini dell’offerta da parte di Acs. In alternativa, i soci che aderiranno all’operazione potranno optare per uno scambio carta contro carta che con il supporto di JP Morgan è stato fissato in 0,1281 titoli Hocthief di nuova emissione per ciascuna azione Abertis fino a un massimo di 193,5 milioni di titoli del gruppo spagnolo.

La contro offerta si è concretizzata dopo che stamani il consiglio di amministrazione di Hochtief, la controllata tedesca di Acs al 72%, si è riunito per illustrare i termini dell’offerta. Mentre questo pomeriggio si riunirà il cda di Abertis, per la prima volta a Madrid (dopo aver spostato la sua sede dalla Catalogna), per deliberare sull’opas di Atlantia  e valutare, a questo punto, la contro offerta di Acs.

Domani era l’ultimo giorno utile per presentare una contro offerta e bloccare l’opas di Atlantia  il cui titolo ora cede l’1,51% a 26,83 euro a Piazza Affari, testando il minimo intraday a quota 26,78 euro. Il gruppo, come è noto, ha offerto 16,5 euro cash e una componente carta secondo un concambio di 0,697 azioni della società italiana per ciascuno titolo Abertis portato in adesione. Inoltre ha già ottenuto il sostegno della metà del capitale di Abertis, ma a questo punto potrebbe essere costretta a rilanciare.

Il vero ago della bilancia è il sostegno di Criteria Caixa, il maggior azionista di Abertis con una quota del 22,3%. La sua posizione sarà infatti fondamentale se si dovesse arrivare a una vera e propria guerra per avere il controllo su Abertis. Una fonte vicina ad Acs ha citato pressioni da Madrid per un deal tutto spagnolo e ha aggiunto che Caixa non si muoverà contro la volontà politica dominante. Secondo un’altra fonte, lo scorso weekend Perez ha incontrato i vertici di Caixa, ma non è noto quale sia stato l’esito dell’incontro.

Comunque gli analisti di Banca Imi ritengono che la scelta degli investitori dovrebbe essere “abbastanza diretta considerando la qualità superiore delle azioni di Atlantia  rispetto a quelle di Hochtief, ancora di più se Atlantia  decidesse di alzare la sua offerta a 18 euro per azione”. Ora “l’inconveniente per Atlantia  è che l’intero processo possa essere ritardato di diversi mesi, riducendo la visibilità sull’esito della transazione”. In attesa Banca Imi ha confermato il rating add e il target price a 30,2 euro sul titolo Atlantia .

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