Le notizie positive (riportate dopo la figura) non aiutano il titolo che chiude la seduta al ribasso, anche se riesce a recuperare nel finale il grosso delle perdite. La chiusura, quindi, è ancora una volta inside rispetto alla candela del 5 Ottobre e sopra il supporto in area 6.4191€.
Solo il recupero di area 6.5697€ indebolirebbe i ribassisti ed eviterebbe il raggiungimento del II° obiettivo naturale in area 6.1747€.
Le News: Fonte IlSole24Ore
Nel mese di settembre il gruppo Anima ha messo a segno una raccolta netta positiva per circa 85 milioni di euro, ammontare che porta il saldo positivo da inizio anno a circa 2,5 miliardi di euro. Il saldo tra raccolta e riscatti è stato positivo nonostante la fase di trasformazione organizzativa e industriale che sta avvenendo.
C’è infatti ancora incertezza sull’evoluzione che avrà l’accordo con Poste italiane . Nel nuovo piano industriale che l’ad, Matteo Del Fante, del gruppo Poste sta mettendo a punto per l’inizio del 2018 emergerà meglio la strategia del gruppo. Per ora nulla è stato deciso a proposito dell’integrazione, studiata dal precedente management, della controllata Banco Posta Fondi Sgr con Anima per creare un polo del risparmio gestito ai primi posti in Italia per masse. Le Poste sono azioniste con il 10% di Anima e con quest’operazione la quota dovrebbe salire sopra il 20%.
Intanto il totale delle masse gestite da Anima a fine settembre è stato pari a circa 76,4 miliardi di euro, con un aumento di circa il 7% sul dato di fine settembre 2016, anche grazie a una performance media ponderata dei fondi comuni superiore al 2,2% da inizio anno.
“L’attuale trend di raccolta del nostro gruppo, pur positivo, risente della fase di trasformazione organizzativa e industriale che sta riguardando i nostri principali partner distributivi”, ha spiegato Marco Carreri, amministratore delegato di Anima Holding e Anima Sgr, aggiungendo che “continuiamo con successo a lavorare per generare performance per la clientela anche in un contesto di tassi da tempo e ancora per il prossimo futuro strutturalmente vicini allo zero, risultato ancora più apprezzabile nell’ambito della gestione di portafogli caratterizzati dalla forte richiesta di protezione del capitale investito”.
