Ancora tensioni. Borsa e geopolitica

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Ancora tensioni sul fronte asiatico dopo un nuovo pesante tonfo della borsa cinese con Shanghai che perde il 5.48% nella sessione appena conclusa principalmente dopo lo scandalo che ha coinvolto alcuni dei principali broker del paese.

Indiscrezioni durante le giornate precedenti avevano lasciato trapelare un’inchiesta condotta nei confronti dei due principali broker cinesi che ha poi portato le istituzioni di Pechino a valutare la possibilità di intervenire nuovamente con un irrigidimento della regolamentazione. È stato reso noto in mattinata che il governo cinese ha imposto una restrizione sull’impiego di derivati per il trading sul mercato azionario.



Sul fronte commodities, dopo il forte rialzo di ieri legato ai rumors circa l’intenzione del governo centrale di Pechino di intervenire con una massiccia campagna acquisti soprattutto sui metalli industriali, il mercato si è stabilizzato sui livelli della settimana scorsa.

Sul fronte politico continua la campagna diplomatica del presidente francese François Hollande che ieri al Cremlino ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin portando a casa un accordo per la lotta allo Stato Islamico. Si allarga la coalizione contro ISIS anche per l’impegno fortissimo della Francia che è riuscita a coinvolgere Stati Uniti e Germania.

Sul fronte mediorientale, invece, non si placano le tensioni tra Turchia e Russia: il colosso sovietico ha iniziato già dai giorni scorsi ad intensificare una serie di misure volte a creare fastidio alle normali relazioni economiche con Ankara e promette di aumentare controlli e regolamentazioni.

 

Market Movers

10:30 Regno Unito PIL t/t prel. cons. 0.5% prec. 0.5%

10:30 Regno Unito PIL a/a prel. cons. 2.3% prec. 2.3%

13:00 Germania Fiducia consumatori GFK cons. 9.2 prec. 9.4

 

EURUSD

Giornata ancora contrastata per la moneta unica che si mantiene in un’area di bassissima volatilità tra 1.06 e 1.0650 anche per l’assenza degli Stati Uniti oltre che per la cautela dei mercati in attesa della chiusura di Novembre e per le aspettative per gli appuntamenti di Dicembre che vedranno la riunione di politica monetaria della BCE e della FED. Di conseguenza anche le prospettive per la giornata di oggi virano in direzione di un mantenimento della volatilità bassa e del consolidamento dell’area descritta.

 

GBPUSD

Il cable si attesta in area 1.5080 in apertura dei mercati europei in assenza di spunti operativi durante la giornata di ieri che hanno contribuito alla riduzione della volatilità e della contrazione delle quotazioni della sterlina. L’attesa per il rapporto GBPUSD è proiettata ai dati sul PIL di questa mattina che potrebbero creare un aumento della volatilità che se probabilmente piuttosto limitato per poi chiudere la settimana in territorio di consolidamento verso quota 1.51.

 

USDJPY

Apertura dei mercati europei ha portato ad un certo rafforzamento dello yen giapponese che si porta dai livelli di 122.50 dove scambiava in conclusione della sessione asiatica, fino a quota 122.20 salvo poi ritracciare in queste prime battute di contrattazioni in Europa a quota 122.40. I dati contrastati usciti nella notte in Giappone non hanno contribuito particolarmente al deterioramento delle quotazioni dello yen, mentre hanno impattato negativamente sull’indice Nikkei della borsa di Tokyo che cede lo 0.30%.

Emanuele Rigo

Ava Trade

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