a cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro
Dopo una mattinata trascorsa in leggeri rialzi, le dichiarazioni del ministro saudita sull’accordo Opec ha fatto risalire la quotazione del petrolio. In aggiunta, il presidente russo ha dato disponibilità di congelare parte della loro produzione per il prossimo incontro di novembre. Ciò ha permesso un’impennata che ha portato il petrolio a 51,56$ al barile. A seguirlo gli indici europei in netto rialzo rispetto la settimana scorsa. La migliore è stata Piazza Affari, che ha avuto anche il sostegno del dato positivo relativo alla crescita della produzione industriale italiana mensile ad agosto.
Il Dax, nonostante la notizia trapelata di un mancato accordo tra la Deutsche Bank e il dipartimento di Giustizia USA, è risalito toccando un nuovo massimo. Ciò non toglie che vi siano possibili rintracciamenti a breve. Gli indici americani, al contrario, hanno avvertito ben poco tale rally guadagnando solo lo 0,50%, a causa del post confronto tra Trump e Clinton.
In Asia, le Borse di Tokyo, Hong Kong e Taipei rimangono chiuse per festività, ma i Future asiatici, nel frattempo, hanno avuto una risalita grazie al petrolio.
Potrebbe continuare anche ad apertura questa notte?
Vedremo.
Per consultare il calendario economico
Il cambio EUR/USD vede nuovamente il dollaro in salita a 1,1134. Domani alle 11:00 pubblicazione sulla rilevazione ZEW tedesco. Ciò può inficiare sia sul cambio sia sugli indici.
Le commodities, ad eccezione del petrolio, mantengono lo sguardo al ribasso. Probabile che durante la riunione FED prevista per mercoledì possano risalire nel breve.
Il Regno Unito mantiene fermamente la decisione di portare avanti il progetto Brexit e la sterlina, di conseguenza, continua ogni giorno a toccare nuovi minimi storici.
Il mercato finalmente sembra essersi svegliato dal suo letargo, assisteremo a breve alla sua direzionalità?
